13/12/09

10 agns di 482: une ocasion par fevelânt

Ca di cualchi zornade a colin i 10 agns de leç statâl 482. Il test, di fat, al jere stât fat bon dal Parlament talian ai 15 di Dicembar dal 2009 e po publicât su la Gazete Uficiâl ai 20 di Dicembar. Chest inovâl al ufrìs, duncje, la ocasion par une riflession su la leç e su cemût che si le à metude (o no metude) in vore ta chescj agns. Al è ce che si fasarà doman, lunis ai 14 di Dicembar, alì de sale cunvignis de Universitât dal Friûl (in palaç Antonin) a tacâ des 9 e mieze di buinore. Par vê plui informazions su la iniziative o podês dâ un cuc achì.

1 commento:

Comitât 482 ha detto...

Des gnovis publicadis vuê sul sît de Regjon.

MINORANZE: MOLINARO, NECESSARIE RISORSE PER ATTUARE 482/99

Udine, 14 dic - "La domanda centrale è come e dove reperire le oggi insufficienti risorse per garantire in modo continuativo l'attuazione della legge 482 del 1999, quindi, la valorizzazione e la tutela della lingua friulana".
Se lo è chiesto l'assessore regionale all'Istruzione, Roberto Molinaro, al convegno sul tema "Scuola e Amministrazione pubblica. I dieci anni della legge 482 sulle comunità linguistiche d'Italia", organizzato a Udine dal Centro internazionale sul plurilinguismo dell'Università di Udine e dall'assessorato regionale alla Cultura.
L'incontro ha rappresentato un momento di riflessione sui risultati finora conseguiti e sulle strategie e le azioni da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi che la legge sulle comunità linguistiche si pone.
Nel fare un bilancio non positivo a 10 anni dall'approvazione della norma, l'assessore Molinaro - che ha portato il saluto al convegno anche del presidente della Regione Tondo - ha elencato le ragioni per le quali nel Friuli Venezia Giulia ancora "non ci siamo": la mancanza della quotidianità nella valorizzazione e tutela delle lingue minoritarie ed il loro non riconoscimento come un valore (tra le lingue da studiare) nella società; la riduzione dei trasferimenti statali per l'applicazione della legge al 25 p.c. dell'impostazione di partenza.
Nel prosieguo - ricordando come questo stato di fatto crei le condizioni affinché la questione della valorizzazione delle lingue minoritarie possa divenire tema di esclusivo interesse per gli addetti ai lavori -, l'assessore Molinaro ha sottolineato come oggi le risorse disponibili provenienti dallo Stato per la tutela della lingua friulana siano minori rispetto a quelle destinate alla valorizzazione della lingua slovena.
L'impegno del Consiglio regionale per la tutela dello sloveno, del friulano, delle comunità tedesche e dei diversi dialetti parlanti sul territorio del Friuli Venezia Giulia è stato ricordato dalla vicepresidente Annamaria Menosso, che ha evidenziato come le minoranze linguistiche siano tra le ragioni fondanti anche per il mantenimento della specialità e dell'autonomia della Regione.
Alla sessione mattutina dell'incontro, presieduta da Silvana Fachin Schiavi, sono intervenuti Guglielmo Cevolin, docente di Diritto pubblico all'ateneo friulano, che ha presentato il quadro normativo relativo alla tutela delle minoranze linguistiche, ed il presidente del Comitato istituzionale paritetico per i problemi della minoranza slovena, Bojan Brezigar, il quale ha tracciato la progressiva maturazione, avvenuta negli ultimi decenni in Italia ed in Europa, delle condizioni politiche che hanno portato all'introduzione delle diverse forme di tutela delle minoranze.
All'incontro, che proseguirà nel pomeriggio, hanno partecipato, tra gli altri, gli onorevoli Arnaldo Baraccetti e Debora Serracchiani, il consigliere regionale Roberto Novelli, il presidente della Società Filologica Friulana, Lorenzo Pelizzo, la direttrice dell'Ufficio scolastico regionale, Daniela Beltrame, il rettore dell'Università di Udine, Cristiana Compagno, e l'assessore comunale alla Cultura, Luigi Reitani.