28/08/08

La lenghe furlane in classe

La professore Silvana Schiavi Fachin e à mandade une biele e documentade letare di precisazion ae stampe locâl su la cuestion de mancjade aplicazion de leç regjonâl 29/07 e de leç 482/99 inte scuele. Us invidìn a leile intal prin coment (te foto di çampe a diestre : Silvana Schiavi Fachin, Cor van der Meer, Mart Rannut, Nora Ni Loingsig a Belfast intant di un incuintri sul insegnament des lenghis minorizadis).

1 commento:

Matieu ha detto...

"Il friulano in classe"
letare di Silvana Schiavi Fachin
al Messaggero Veneto


L’enfasi con la quale il vostro giornale riporta il parere del governo regionale sul “ Friulano, in classe senza legge Antonaz “ del 24 agosto 2008, mi spinge ad intervenire di nuovo sull’argomento per sollevare, innanzi all’opinione pubblica , una grave omissione e alcuni interrogativi.
Credo caparbiamente che uno dei compiti fondamentali della stampa sia quello di informare correttamente i suoi lettori sui fatti e soprattutto, come in questo caso, sugli adempimenti che un’istituzione fondamentale come la scuola , è tenuta ad assolvere.
Il Ministero, un mese fa, esattamente il 23 luglio 2008, a cura della Direzione Generale per gli Ordinamenti del Sistema Nazionale di Istruzione e per l’Autonomia Scolastica, emanava una circolare ministeriale contenente un piano dettagliato di interventi per la realizzazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti ad una minoranza linguistica in applicazione della legge 482/99.Una circolare esplicativa dunque in applicazione di una legge dello stato e non un semplice segnale di favore come si legge a pagina 7 del Messaggero Veneto. E in Premessa si dice testualmente :Nel 2009 si celebreranno i 10 anni dall’entrata in vigore della legge 482, provvedimento che disciplina in forma organica la tutela di dodici minoranze linguistiche nel territorio italiano, dando applicazione al dettato costituzionale e alla normativa europea.
Quattro sono le indicazioni che la circolare intende sottoporre all’attenzione dei dirigenti e degli insegnanti e precisamente:
a) a sostenere l’uso veicolare delle lingue di minoranza integrando la lingua con il contenuto ( con la modalità CLIL ) per l’insegnamento delle discipline del curricolo come la storia, la geografia, la matematica, ecc.;
b) a progettare azioni pluriennali possibilmente sviluppando una cultura di “ rete” con altre scuole e a coordinare i finanziamenti dello stato con gli eventuali contributi comunali e/o regionali;
c) a sviluppare iniziative di perfezionamento della competenza della e nella lingua di minoranza e di formazione del personale docente;
d) ad organizzare un ampliamento dell’offerta formativa in orario extracurriculare da destinarsi anche agli adulti ( studenti delle superiori , insegnanti e genitori compresi):
Indicazioni già contenute nella legge 482 e precisamente : l’uso della lingua della minoranza come strumento d’insegnamento ( Art.4 ,comma 1 );attività di formazione e aggiornamento degli insegnanti ( Art. 4, comma 3 ) ampliamenti dell’offerta formativa in favore degli adulti ( Art.4, comma 3 ):
Con grande stupore dunque ho ascoltato l’Assessore regionale all’Istruzione , Roberto Molinaro, dichiarare che la circolare: veniva a sanare un vuoto normativo! E con grande sconcerto leggo sul vostro giornale che la giunta Tondo ha intenzione di sospendere l’applicazione della L.R.29/07.
Chiedo: può il governo regionale (= l’esecutivo ) sospendere l’applicazione di una legge votata dal legislativo ( il Consiglio regionale? )? Può la scuola , in nome di una malintesa autonomia, ignorare o non applicare una legge dello stato corredata da un’ autorevole circolare esplicativa?