14/02/10

Pari nestri par furlan inte Sagrada Familia

La preiere dal Pari Nestri e sarà metude ancje in lenghe furlane sul portâl di bronç de glesie de Sagrada Familia di Barcelone. Un segnâl impuartant di bande de societât e de Glesie catalane a favôr de lenghe furlane e dal so ûs liturgjic. Pal popul furlan, che al spiete di plui di 4 agns la promulgazion dal messâl par furlan de bande de C.E.I., un motîf di plui par tignî dûr e no molâ inte rivendicazion dai siei dirits linguistics fondamentâi.

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Messaggero Veneto — 11 febbraio 2010 pagina 15

Pari Nestri nel tempio Gaudí
UDINE. La marilenghe entra nella Sagrada Familia. Il Pari Nestri in friulano sarà, infatti, riportato sui portali di bronzo della famosa chiesa-cantiere di Barcellona. Lo ha annunciato Feliciano Medeot, direttore della Società Filologica Friulana, martedí nel corso della tavola rotonda La tutela della lingua friulana e l'Europa. Comparazione con le altre esperienze, incontro promosso dal Gruppo studi storici e sociali Historia di Pordenone e dalla Provincia di Udine, tenuto a Palazzo Belgrado. La fondazione che coordina la costruzione del tempio progettato da Antoni Gaudí ha, infatti, contattato nelle scorse settimane la Filologica per avere la versione in marilenghe del Padre Nostro. Naturalmente la Società ha prontamente risposto alla richiesta fornendo tutta l’assistenza necessaria. Il testo della preghiera sarà quindi utilizzato in una delle sei porte laterali in bronzo che completeranno la facciata della Gloria, la facciata principale della chiesa la cui costruzione è iniziata il 19 marzo del 1882 e terminerà, secondo i programmi, nel 2041. «Si tratta di un grande riconoscimento per la nostra lingua e per l’uso liturgico della stessa – ha precisato il presidente della Filologica, Lorenzo Pelizzo –. Essere tra le 50 lingue selezionate è un importante riconoscimento da parte della chiesa catalana nei confronti dell’intera comunità friulana. Un segnale molto importante soprattutto nel momento in cui la chiesa friulana attende ancora la promulgazione del messale in marilenghe da parte della Conferenza episcopale italiana»