Sul Messaggero Veneto di vuê si publiche un articul (che o cjatais tal prin coment) là che si clame in cause il Comitât 482 cun riferiment a ofesis e menacis indreçadis al gjornalist Tommaso Cerno. Prin di dut o volìn sclarî che la pagjine di Facebook là che si cjatin ofesis e menacis ("Il Friuli aspetta ancora le scuse da Tommaso Cerno e dall’Espresso") no à nuie a ce viodi cul Comitât, ancje se dentri si cjatin riferiments e citazions al Comitât stes. O lin dilunc a dî che no sin dacuardi cul articul “We speak furlân” publicât di Cerno sul Espresso intal Avost dal 2009, ma no podìn acetâ che di chê strade si indrecin ofesis o, inmò piês, menacis tai confronts dal autôr dal articul. Al è un mût di fâ contrari al mût di jessi e di compuartâsi dal Comitât 482 e lu vin dimostrât cui fats di cuant che o sin nassûts. Al è ofensîf che si puedi ancje dome pensâ il contrari.
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2 commenti:
MESSAGGERO VENETO – MERCOLEDì 8 DICEMBRE 2010 – PAGINA 8 – REGIONE
TITOLO: Inchiesta sul friulano, minacce a Cerno
SOTTOTITOLO: Su facebook pagine che richiamano il Comitato 482. Il giornalista querela.
Offese e minacce, anche di morte. A riceverle il giornalista udinese del settimanale L'Espresso Tommaso Cerno, che ha presentato querela al comando generale della polizia postale di Roma.
La prima minaccia, come descritto nella denuncia, è del 2 dicembre, un intervento arrivato sulla pagina di Facebook del giornalista. Sul social network è stato creato un profilo «II Friuli aspetta ancora le scuse da Tommaso Cerno e dall'Espresso», dove lo stesso autore del primo messaggio si fa insistente nelle ingiurie e nelle minacce. Una reazione dovuta probabilmente a un'inchiesta di Cerno, «We speakfurlan», sull'utilizzo di denaro pubblico per la tutela del friulano. C'è di più. Il profilo su Facebook, che farebbe capo al Comitato 482 nato per l'applicazione della legge sul friulano, non stigmatizza gli interventi, ma li approva, applicandovi l'icona «I like it» (mi piace). Esiste un altro episodio "sospetto". A novembre fuori dalla sua abitazione Cerno trovò una busta bianca: all'interno un segno a forma di croce realizzato con un pennarello nero.
«Le minacce non mi spaventano, so che i colpevoli pagheranno e da giornalista d'inchieste - dice Cerno -sono abituato agli attacchi personali, a cui sono soggetto da ' più parti, soprattutto in questi ultimi mesi. Posso dire che non mi fermerò certo di fronte a chi vuole spaventarmi o intimidirmi. Quello che, invece, trovo inqualificabile è che il Comitato 482, che da questi signori è presentato come sito di riferimento, possa coprire o addirittura fomentare minacce, istigazione alla violenza, insulti personali. Il moderatore della pagina Facebook non soltanto non ha censurato le minacce di morte e di violenza fisica, o gli epiteti offensivi riguardo alla mia omosessualità e alla mia figura professionale, ma le ha istigate con commenti favorevoli. Lo trovo davvero vergognoso. Riguardo alla lettera minatoria con la croce nera, all'apologià di nazismo di alcuni di questi personaggi, mi pare parlino da soli. Tutto è stato segnalato e consegnato alla polizia e, per suo tramite, al procuratore della Repubblica», conclude Cerno.
La mê personâl solidarietât al Comitât 482 par jessi stât strumentalizât in maniere cussì pesantone. Ducj i documents di chest Comitât a son publicâts sul so sît e dunce ducj a puedin verificâ la sô linee simpri corete e rispietose.
A proposit, sbalio o nô furlans o sin ancjemò in spiete che l'Espresso al publichi ancje dome un tocut des centenârs e centenârs di letaris e e-mail di proteste mandâdis a l'Espresso cuintri l'articul su la straçarie di bêçs dal Furlan, publicât cu la firme di Cerno su chest setemanâl?
Vino di spietâ ancjemò tant?
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