17/07/11

Vonde mateâ cul Istitût bilengâl di S. Pieri!

Chê dal istitût bilengâl di S. Pieri e je une des esperiencis plui significativis che o vin in Friûl, e no dome dal pont di viste scolastic. Une struture che intai agns e à savût deventâ un pont di riferiment par dutis lis valadis dal Nadison e no dome: bastarès viodi il numar dai fruts che al à studiât e che al studie ta chest istitût.
O vevin za vût ocasion di denunciâ la vicende vergognose che e à cjapât dentri cheste scuele par vie de situazion de struture che le ospitave: une vicende che e varès podût jessi risolte in timps avonde curts e cence pesâ masse sui fruts che a frecuentin cheste scuele, se dutis lis istituzions coinvoltis a vessin fat la lôr part in maniere serie. Magari cussì no, no je lade cussì e lis responsabilitâts a son sot dai voi di ducj: chês plui gruessis a colin propit su lis aministrazions locâls, a tacâ dal Comun di S. Pieri là che al è cualchidun al somee che al resoni ancjemò cui parevoi dal nazionalisim talian dal Nûfcent (o, se i plâs di plui, come se e fos ancjemò in at la Vuere Frede).
Un judizi di part il nestri? Ancje sì, ma che la situazion e sedi preocupante lu veve za dite ancje il Comitât consultîf dal Consei de Europe inte sô "Tierce Opinion su la Italie" (che o vin fevelât tal post chi disot) e chest prime ancjemò di viodi i ultins svilups che a fasin pardabon sgrisulâ, ancje pes peraulis dopradis par justificâju (a tacâ dal tiermin "promiscuità" doprât come se si fos in regjim di apartheid!).
Viodût che su la plui part de stampe locâl no si fevele de cuistion, par judâ a fâ un tic di informazion in plui us segnalìn chest articul dal setemanâl "Novi Matajur" dai 6 di Lui che us metìn a disposizion ancje tai prins coments di chest post.
Par chel che nus rivuarde, il Comitât 482 al rest al flanc dai dirigjents e dai insegnants dal istitût bilengâl, dai gjenitôrs dai scuelârs e, naturalmentri, dai fruts di cheste scuele che a àn il dirit sacrisant di podê studiâ lis lenghis dal lôr teritori in condizions degnis di un paîs civîl.

1 commento:

Comitât 482 ha detto...

Gjavât fûr dal Novi Matajur dai 6 di Lui dal 2011

“NO ALLA PROMISCUITÀ TRA MEDIE”, LA MAGGIORANZA GETTA LA MASCHERA


«Difficoltà di gestione», «l'incolumità degli alunni» e «la promiscuità (sic!)» dei due istituti. Queste le ragioni che hanno indotto la maggioranza consiliare di San Pietro al Natisone a rigettare la mozione proposta dall'opposizione durante la seduta del Consiglio Comunale di giovedì scorso per “Garantire la presenza della Scuola media bilingue presso la scuola media statale (“Dante Alighieri” - nda -) nell'anno scolastico 2011-2012”. Per la scelta del vocabolo “promiscuità” non si pensi ad un lapsus lessicale: la dichiarazione di voto sulla mozione da cui è tratto, infatti, è parte di un testo scritto e letto nella circostanza dal capogruppo della maggioranza in Consiglio Nicola Sturam, cui sindaco e giunta hanno demandato il compito di replicare alla proposta dell'opposizione. La volontà dell'amministrazione era comunque già stata palesata poco prima dallo stesso sindaco Tiziano Manzini: «C'è già una scuola in difficoltà non posso permettermi di mettere in difficoltà anche l'altra».
Nessuna soluzione, dunque, per la problematica sistemazione degli alunni delle tre classi medie dell'Istituto comprensivo bilingue che, nell'anno scolastico appena concluso, sono stati ospitati eccezionalmente nella sede della Comunità Montana (che ha dato disponibilità dei locali solo per il 2010-2011) in una struttura non certo pensata per lo svolgimento delle attività didattiche.
Nonostante il parere del ministro Gelmini (che in risposta ad un'interrogazione parlamentare ad hoc dell'on. cividalese Carlo Monai (Idv) aveva affermato «la soluzione individuata richiederà dei piccoli sacrifici (..) alle altre scuole gravitanti sul medesimo territorio») l'amministrazione di San Pietro ha preferito tutelare l'offerta formativa delle medie Dante Alighieri (“monolingua”) che potrà continuare ad usare tre aule per i laboratori. Durissime le reazioni dei consiglieri di opposizione alle dichiarazioni di Sturam (accolte, quest'ultime anche da un fragoroso applauso ironico del pubblico -in gran parte genitori e insegnanti dell'istituto bilingue). Per Fabrizio Dorbolò: «con le parole del capogruppo l'amministrazione getta la maschera sulle vere ragioni ideologiche della sua politica sulla scuola bilingue», Firmino Marinig invece ha sottolineato che «l'opposizione verificherà l'eventuale sussistenza di reati penali e si riserverà di informare le autorità competenti».
Resta da capire, a questo punto, quale richiesta farà il sindaco Manzini all'incontro promosso dal direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame con i vigili del fuoco del prossimo lunedì 4 luglio, da lui stesso annunciato in Consiglio. In detto incontro infatti dovrebbe essere discussa proprio la possibilità di una deroga allo sforamento della quota di cento alunni per la sede delle scuole medie “Dante Alighieri” (la cui sede infatti è sprovvista del certificato necessario nonostante negli ultimi anni la quota dei cento iscritti sia stata ripetutamente sforata). Ancora incerta anche la sistemazione di una classe delle elementari bilingue che nel prossimo anno scolastico si aggiungerà a quelle del 2010-2011.
Nella proroga per l'utilizzo dei locali della Casa dello Studente e dell'Istituto Magistrale di San Pietro, votata all'unanimità nel Consiglio Comunale di giovedì, non è previsto nessuno spazio in più rispetto a quelli occupati lo scorso anno dalle materne ed elementari dell'Istituto comprensivo bilingue. Interrogato sul punto dal consigliere d'opposizione Tatiana Bragaglini, Manzini ha risposto «stiamo ancora lavorando ad una soluzione, ma non potevamo chiedere spazi ulteriori in queste due strutture perché ce li avrebbero negati». (a.b.)