La professore Silvana Schiavi Fachin e à mandade une biele e documentade letare di precisazion ae stampe locâl su la cuestion de mancjade aplicazion de leç regjonâl 29/07 e de leç 482/99 inte scuele. Us invidìn a leile intal prin coment(te foto di çampe a diestre : Silvana Schiavi Fachin, Cor van der Meer, Mart Rannut, Nora Ni Loingsig a Belfast intant di un incuintri sul insegnament des lenghis minorizadis).
"Il friulano in classe" letare di Silvana Schiavi Fachin al Messaggero Veneto
L’enfasi con la quale il vostro giornale riporta il parere del governo regionale sul “ Friulano, in classe senza legge Antonaz “ del 24 agosto 2008, mi spinge ad intervenire di nuovo sull’argomento per sollevare, innanzi all’opinione pubblica , una grave omissione e alcuni interrogativi. Credo caparbiamente che uno dei compiti fondamentali della stampa sia quello di informare correttamente i suoi lettori sui fatti e soprattutto, come in questo caso, sugli adempimenti che un’istituzione fondamentale come la scuola , è tenuta ad assolvere. Il Ministero, un mese fa, esattamente il 23 luglio 2008, a cura della Direzione Generale per gli Ordinamenti del Sistema Nazionale di Istruzione e per l’Autonomia Scolastica, emanava una circolare ministeriale contenente un piano dettagliato di interventi per la realizzazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti ad una minoranza linguistica in applicazione della legge 482/99.Una circolare esplicativa dunque in applicazione di una legge dello stato e non un semplice segnale di favore come si legge a pagina 7 del Messaggero Veneto. E in Premessa si dice testualmente :Nel 2009 si celebreranno i 10 anni dall’entrata in vigore della legge 482, provvedimento che disciplina in forma organica la tutela di dodici minoranze linguistiche nel territorio italiano, dando applicazione al dettato costituzionale e alla normativa europea. Quattro sono le indicazioni che la circolare intende sottoporre all’attenzione dei dirigenti e degli insegnanti e precisamente: a) a sostenere l’uso veicolare delle lingue di minoranza integrando la lingua con il contenuto ( con la modalità CLIL ) per l’insegnamento delle discipline del curricolo come la storia, la geografia, la matematica, ecc.; b) a progettare azioni pluriennali possibilmente sviluppando una cultura di “ rete” con altre scuole e a coordinare i finanziamenti dello stato con gli eventuali contributi comunali e/o regionali; c) a sviluppare iniziative di perfezionamento della competenza della e nella lingua di minoranza e di formazione del personale docente; d) ad organizzare un ampliamento dell’offerta formativa in orario extracurriculare da destinarsi anche agli adulti ( studenti delle superiori , insegnanti e genitori compresi): Indicazioni già contenute nella legge 482 e precisamente : l’uso della lingua della minoranza come strumento d’insegnamento ( Art.4 ,comma 1 );attività di formazione e aggiornamento degli insegnanti ( Art. 4, comma 3 ) ampliamenti dell’offerta formativa in favore degli adulti ( Art.4, comma 3 ): Con grande stupore dunque ho ascoltato l’Assessore regionale all’Istruzione , Roberto Molinaro, dichiarare che la circolare: veniva a sanare un vuoto normativo! E con grande sconcerto leggo sul vostro giornale che la giunta Tondo ha intenzione di sospendere l’applicazione della L.R.29/07. Chiedo: può il governo regionale (= l’esecutivo ) sospendere l’applicazione di una legge votata dal legislativo ( il Consiglio regionale? )? Può la scuola , in nome di una malintesa autonomia, ignorare o non applicare una legge dello stato corredata da un’ autorevole circolare esplicativa?
1 commento:
"Il friulano in classe"
letare di Silvana Schiavi Fachin
al Messaggero Veneto
L’enfasi con la quale il vostro giornale riporta il parere del governo regionale sul “ Friulano, in classe senza legge Antonaz “ del 24 agosto 2008, mi spinge ad intervenire di nuovo sull’argomento per sollevare, innanzi all’opinione pubblica , una grave omissione e alcuni interrogativi.
Credo caparbiamente che uno dei compiti fondamentali della stampa sia quello di informare correttamente i suoi lettori sui fatti e soprattutto, come in questo caso, sugli adempimenti che un’istituzione fondamentale come la scuola , è tenuta ad assolvere.
Il Ministero, un mese fa, esattamente il 23 luglio 2008, a cura della Direzione Generale per gli Ordinamenti del Sistema Nazionale di Istruzione e per l’Autonomia Scolastica, emanava una circolare ministeriale contenente un piano dettagliato di interventi per la realizzazione di progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti ad una minoranza linguistica in applicazione della legge 482/99.Una circolare esplicativa dunque in applicazione di una legge dello stato e non un semplice segnale di favore come si legge a pagina 7 del Messaggero Veneto. E in Premessa si dice testualmente :Nel 2009 si celebreranno i 10 anni dall’entrata in vigore della legge 482, provvedimento che disciplina in forma organica la tutela di dodici minoranze linguistiche nel territorio italiano, dando applicazione al dettato costituzionale e alla normativa europea.
Quattro sono le indicazioni che la circolare intende sottoporre all’attenzione dei dirigenti e degli insegnanti e precisamente:
a) a sostenere l’uso veicolare delle lingue di minoranza integrando la lingua con il contenuto ( con la modalità CLIL ) per l’insegnamento delle discipline del curricolo come la storia, la geografia, la matematica, ecc.;
b) a progettare azioni pluriennali possibilmente sviluppando una cultura di “ rete” con altre scuole e a coordinare i finanziamenti dello stato con gli eventuali contributi comunali e/o regionali;
c) a sviluppare iniziative di perfezionamento della competenza della e nella lingua di minoranza e di formazione del personale docente;
d) ad organizzare un ampliamento dell’offerta formativa in orario extracurriculare da destinarsi anche agli adulti ( studenti delle superiori , insegnanti e genitori compresi):
Indicazioni già contenute nella legge 482 e precisamente : l’uso della lingua della minoranza come strumento d’insegnamento ( Art.4 ,comma 1 );attività di formazione e aggiornamento degli insegnanti ( Art. 4, comma 3 ) ampliamenti dell’offerta formativa in favore degli adulti ( Art.4, comma 3 ):
Con grande stupore dunque ho ascoltato l’Assessore regionale all’Istruzione , Roberto Molinaro, dichiarare che la circolare: veniva a sanare un vuoto normativo! E con grande sconcerto leggo sul vostro giornale che la giunta Tondo ha intenzione di sospendere l’applicazione della L.R.29/07.
Chiedo: può il governo regionale (= l’esecutivo ) sospendere l’applicazione di una legge votata dal legislativo ( il Consiglio regionale? )? Può la scuola , in nome di una malintesa autonomia, ignorare o non applicare una legge dello stato corredata da un’ autorevole circolare esplicativa?
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